Caro genitore, una buona notizia!
Non sempre la mancanza di volta plantare è da attribuire alla patologia di piede piatto. Come la letteratura scientifica insegna, la volta plantare dell’essere umano comincia a svilupparsi intorno al quarto anno fino all’ottavo/decimo.
Per natura il bambino ha una camminata molto instabile perciò ha bisogno di maggior superficie d’appoggio ed ecco spiegata questa scelta genetica di madre natura che ci permette di vivere una fase di assestamento posturale. Inoltre la lassità legamentosa, che ci accompagna fino all’adolescenza ci regala si grande elasticità ma al tempo stesso meno resistenza strutturale.
Questo è un fattore molto importante da considerare soprattutto se si parla del piede, poiché con esso dobbiamo far fronte a tutta la nostra forza peso, e possiamo quindi capire che le nostre strutture non sono ancora pronte in età infantile per agire nello stesso modo in cui agiranno in età adulta. Il vero piede piatto nel bambino si osserva quando avviene una malformazione congenita, ovvero un’anomalia genetica che agisce sull’apparato scheletrico del piede cambiando radicalmente la sua struttura ossea, che a seconda della gravità può essere curata conservativamente con un’ortesi plantare, oppure per via chirurgica dopo attenta valutazione radiografica dell’ortopedico.
In conclusione sia nel primo che nel secondo caso non abbiamo alcuna fretta di agire! Un consiglio per aiutare a sviluppare una buona volta plantare è lasciare camminare il bambino a piedi nudi, (più efficace se su superfici sconnesse ad esempio il greto di un fiume) in modo da attivare gli stimoli neurologici che si occupano della formazione della stessa.
Il nostro Studio è a vostra disposizione per qualsiasi informazione! Ma intanto ricordate anche che Johan Cruijff, grande calciatore 3 volte Pallone d’Oro, soffriva di piattismo, a causa del quale fu scartato anche dalla leva militare!