Lo squat è un esercizio fondamentale per il vostro benessere ed è in grado di migliorare decisamente la vostra performance atletica, di mantenere le anche, la schiena e le ginocchia in salute anche in età avanzata. Lo squat aiuta a riabilitare le ginocchia delicate, che hanno subito infortuni, lesioni o sono instabili.
Si tratta di un elemento vitale e funzionale della nostra vita. Infatti, è il movimento biomeccanico naturale che utilizziamo per sederci e sollevarci dalla posizione seduta. Non c’è nulla di forzato in esso.
È sicuramente possibile infortunarsi se non si esegue correttamente lo squat, ma con una progressione adeguata del movimento, risulta anche molto facile portare il livello di sicurezza dell’esercizio a quello di una semplice camminata.
Dal punto di vista sportivo, lo squat è l’esercizio per antonomasia per l’estensione dell’anca, la base di tutti i movimenti umani. L’estensione potente e controllata dell’anca è fondamentale per poter sviluppare una capacità atletica di alto livello e senza questo non ci si esercita al massimo del proprio potenziale.
Le 10 regole per eseguire lo squat nel modo corretto
- Iniziare con i piedi alla larghezza delle spalle e leggermente extraruotati.
- Mantenere l’addome molto forte.
- Muovere il sedere all’indietro e verso il basso.
- Non portare le ginocchia verso l’interno; il peso del corpo è sui talloni.
- Rallentare il più possibile il movimento in avanti delle ginocchia.
- Mantenere la curva lombare per tutta la durata della discesa.
- Fermarsi quando la piega dell’anca si trova sotto il ginocchio (obiettivo è rompere il parallelo con la coscia).
- Stringere i glutei e i bicipiti femorali e alzarsi senza piegarsi in avanti o spostare l’equilibrio.
- Risalire seguendo lo stesso percorso della discesa.
- Durante la salita, senza muovere i piedi, fare pressione al suolo.
Le 5 cause di uno squat errato
- Glutei e bicipiti femorali deboli. I glutei e i femorali sono fondamentali per l’estensione dell’anca.
- Scarsa flessibilità.
- Ginocchia girate verso l’interno e la testa che cade in avanti.
- Perdita dell’estensione lombare (schiena piegata, uno degli errori più gravi).
- Sollevamento dei talloni.