La Ripetizione Massimale (RM)

Prima di illustrare i criteri base per calcolare il massimale, occorre fare chiarezza su tre termini che spesso vengono usati impropriamente: volume, intensità e lo stesso concetto di carico massimale.

  1. Volume: è la quantità totale di lavoro svolto nella seduta di allenamento
  2. Intensità: riflette la percentuale del massimale a cui si lavora. 
  3. Carico massimale: è il massimo carico che può essere sollevato una sola volta senza alcun aiuto esterno. Corrisponde alla forza più elevata che il sistema neuromuscolare può esprimere con contrazione volontaria, concetto di 1 RM. Esempio: ipotizzando un massimale di 100 kg, eseguire una serie da 10 ripetizioni con 70 Kg significa allenarsi ad una intensità pari al 70% del massimale con un volume di lavoro pari a 700 Kg.
  • Ripetizione(i): numero delle volte per le quali si deve ripetere un determinato esercizio.
  • Serie: numero di ripetizioni raggruppate secondo vari criteri (5 – 10 – 12 – ecc.) e intervallate da un periodo di recupero (la cui durata può essere variabile.

Esistono due modi per calcolare il proprio massimale, uno diretto ed uno indiretto.

  1. 1.   Il metodo diretto

prevede una serie di prove che portino a calcolare direttamente il carico massimo che l’atleta è in grado di sollevare. È un test massimale che porta l’individuo ad un livello di intensità dove la fatica impedisce un ulteriore aumento del carico.

PROTOCOLLO:

  • 1 a serie da 10 ripetizioni al 40% del massimale previsto
  • 2 a serie da 5-6 ripetizioni al 50-60% del massimale previsto
  • 3 a serie da 2-3 ripetizioni all’80% del massimale previsto
  • 4 a serie da 1 ripetizioni al 90% del massimale previsto
  • 5 a serie 1 ripetizione al 100% del massimale previsto

– se si riesce: aumentare la resistenza tra 2,5 e 5% per riprovare

– se non riuscito: sottrarre alla resistenza il 2,5 e 5% e riprovare

N.B: il recupero tra le serie dev’essere completo (tra 1 minuto e mezzo e 3minuti).

Il valore dell’1-RM è riportato come il peso dell’ultima alzata completata con successo.

Questa prova, molto valida per atleti evoluti, è assolutamente sconsigliata ai principianti, ai bambini ed agli anziani. Va eseguita dopo un riposo di uno o più giorni per consentire al muscolo di recuperare le fatiche degli allenamenti precedenti.

  • Il metodo indiretto

prevede una serie di prove che portino a calcolare indirettamente il carico massimo che l’atleta è in grado di sollevare. È un test submassimale che porta l’individuo ad un livello di intensità prefissato.

PROTOCOLLO:

Esempio di test indiretto basato sulle 6 ripetizioni.

  • riscaldamento leggero di 5-10 ripetizioni al 50% del previsto 6-RM
  • 1′ riposo e allungamento, poi 6 ripetizioni al 70% del previsto 6-RM
  • si ripete 6 ripetizioni al 90% del previsto 6-RM
  • dopo 2′ di riposo 6 ripetizioni al 100-105% del previsto 6- RM

– se si riesce: aumentare la resistenza tra 2,5 e 5% e riprovare

– se non riuscito: sottrarre alla resistenza il 2,5 e 5% e riprovare

Questo tipo di prova è adattabile anche a principianti, bambini e anziani. Tenere sempre presente, soprattutto per questi ultimi, l’importanza della corretta tecnica di respirazione durante l’esercizio.

Se volete avere ulteriori informazioni il nostro staff vi aspetta presso il nostro Studio!

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