Lo Stretching

La parola stretching è un termine che proviene dal verbo inglese ‘to stretch’ che in italiano significa allungare. È una metodica che consiste nell’allungamento muscolare e nella mobilizzazione delle articolazioni attraverso l’esecuzione di esercizi di allungamento, semplici o complessi, allo scopo di migliorare la flessibilità delle articolazioni, attraverso l’aumento dell’elasticità muscolo-tendinea.

Gli esercizi di stretching sollecitano, oltre alle fibre muscolari, il tessuto connettivo presente nella struttura contrattile. Il tessuto connettivo è estensibile (può essere allungato), ma se non viene regolarmente sollecitato con l’esercizio fisico, in breve tempo perde questa caratteristica essenziale.

Quali sono i principali benefici dello stretching?

  • migliora il movimento
  • previene gli infortuni
  • ottimizza le performance sportive
  • riduce il rischio di strappi e tensioni muscolari

Quando fare stretching?

Può essere eseguito come riscaldamento pre-allenamento oppure come defaticamento post-esercizio. Come riscaldamento, aiuta il muscolo a prepararsi all’attività sportiva e a passare da una condizione di staticità ad una di dinamicità. Durante il riscaldamento è preferibile lo stretching dinamico.

STRETCHING DINAMICO

Lo stretching dinamico prevede movimenti la cui escursione articolare aumenta progressivamente, così come la velocità di esecuzione.

Questo tipo di stretching si utilizza prevalentemente nel riscaldamento, infatti con oscillazioni controllate si arriva progressivamente ai limiti della propria capacità di escursione; serve a riscaldare un muscolo o un gruppo di muscoli e a mobilizzare le articolazioni, inoltre migliora la flessibilità dinamica, motivo per cui è particolarmente adatto ad essere inserito nella fase di riscaldamento di un allenamento.

STRETCHING STATICO

Nello stretching statico si prende una posizione che sia possibile mantenere senza dolore. Questa posizione deve essere raggiunta lentamente.

Raggiunta la posizione, questa va mantenuta per un tempo che va da 15 a 30 secondi.

È importante mantenere un allungamento costante, senza molleggi, non superare mai la soglia del dolore e far precedere lo stretching da un riscaldamento generale.

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