Man mano che l’età avanza, il corpo va incontro ad inevitabili cambiamenti: uno di questi è la perdita di massa muscolare.
Dopo i 50 anni, le persone perdono mediamente l’1-2% della massa muscolare ogni anno, per arrivare ad una diminuzione del 40% all’età di 80 anni. Si va incontro ad una riduzione del volume dei muscoli e del numero totale di fibre muscolari.
Il tessuto muscolare viene progressivamente sostituito da tessuto adiposo e tessuto fibroso.
Se il calo è limitato e in assenza di una diminuzione della forza e/o della performance fisica, la perdita di massa muscolare non è considerata patologica.
Possiamo distinguere tra sarcopenia primitiva, quando non si rileva alcuna causa se non l’invecchiamento, e sarcopenia secondaria, quando sono presenti una o più cause, tra cui l’immobilizzazione a letto e uno stile di vita sedentario.
Secondo gli esperti, la sarcopenia sarebbe il risultato di una combinazione di fattori, tra cui cambiamenti ormonali e metabolici, carenze alimentari, processi neurodegenerativi e sedentarietà.
Quali sono i sintomi della sarcopenia? Il soggetto affetto può essere debole, aver una scarsa resistenza agli sforzi fisici, essere lento nei movimenti più semplici, avere un cammino rallentato e uno scarso equilibrio (con un conseguente rischio di caduta).
Per contrastare il fisiologico decadimento e prevenire il peggioramento della sarcopenia è utile mettere in atto preventivamente alcuni toccasana, come un esercizio fisico costante e calibrato in base all’età e una sana alimentazione con integrazione proteica per il tessuto muscolare.
Gli esperti ritengono che, per contrastare la sarcopenia, l’attività fisica debba:
– comprendere allenamenti di forza e allenamenti di resistenza moderata;
– interessare tutti i più importanti distretti muscolari, quindi gambe, braccia, rachide e addome;
– essere praticata almeno un paio di volte a settimana.
Prima di intraprendere qualsiasi programma di allenamento, la persona affetta da sarcopenia dovrebbe consultare il proprio medico curante, al fine di conoscere le attività fisiche idonee al suo stato di salute generale, e affidarsi a un personal trainer o a un fisioterapista esperto in riabilitazione sportiva, così da imparare la tecnica di esecuzione più corretta dei vari esercizi ed evitare problemi secondari.
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