RIABILITAZIONE POST DISTORSIONE ALLA CAVIGLIA

La distorsione alla caviglia è uno degli infortuni più frequenti al mondo, sia tra gli sportivi che tra i meno attivi. Sicuramente se si praticano alcuni sport come il calcio, la pallavolo, o il basket, o se si ha una vita sedentaria che porta a un’eccessiva debolezza muscolare, l’incidenza del trauma aumenta esponenzialmente.

Iniziamo con il definire cos’è nello specifico, ed a evidenziare la sintomatologia di questa problematica ricorrente.

La distorsione della caviglia è una patologia che comporta la perdita dei rapporti articolari tra le due superfici articolari che costituiscono la caviglia. Questa, solitamente, è temporanea e coinvolge l’astragalo, cioè l’osso del piede che si articola con la gamba. In alcuni casi alla distorsione della caviglia può associarsi la lesione dei legamenti e della cartilagine articolare. La sintomatologia porta dolore acuto, riduzione della mobilità articolare, e può presentare ematoma e tumefazione locale. Nei casi più gravi il dolore porta a non poter appoggiare l’arto a terra. Ci sono diversi gradi di gravità per questo infortunio: lieve, moderata e grave. Radiografia, ecografia, e risonanza magnetica sono gli esami diagnostici più utili per evidenziare l’entità della problematica.

Ma cosa si deve osservare in caso capiti questo infortunio?

Trattare una distorsione di caviglia, a esclusione delle situazioni in cui vi siano delle fratture, è piuttosto semplice. La distorsione di caviglia necessita innanzitutto di riposo con arto elevato, ghiaccio ed eventualmente se possibile un bendaggio per contenere la tumefazione e il dolore. Meno frequentemente viene data l’indicazione all’uso di stampelle, a meno che la gravità non sia abbastanza alta. In caso di distorsione di importante entità e modalità del trauma, sarebbe bene rivolgersi al pronto soccorso, per ricevere un’immediata visita dallo specialista, che prescriverà le terapie e gli esami più indicati. In alcuni casi, occorre l’uso di un bendaggio adesivo o un tutore per cercare di riprendere la deambulazione nel minor tempo possibile senza compromettere la guarigione dei legamenti.

Successivamente, è bene proseguire con la fisiokinesiterapia, al fine di riabilitare al meglio l’articolazione. Il primo passaggio, prima in scarico e poi in carico, è una rieducazione propriocettiva, dove si andrà a lavorare sulla stabilità della caviglia. Il secondo punto della riabilitazione è dedicato al recupero della forza. Una buona resistenza dei muscoli riduce il rischio di recidiva, dona stabilità all’articolazione, e permette di recuperare la piena funzionalità. Bisognerà però iniziare con attrezzi poco impattanti,come gli elastici. Una volta recuperato il passo, senza zoppicare o lamentare dolore, si potrà passare ad eseguire esercizi in carico sia per i muscoli della gamba, ad esempio i polpacci, sia per quelli della coscia. Ricordiamoci che più la muscolatura è forte più l’articolazione sarà in sicurezza.

Il tempo di recupero varia dalle 3 alle 5 settimane circa, variabile in base alla gravità dell’infortunio. L’importante, come sempre, è rispettare i ritmi del corpo senza avere fretta, affidarsi a dei professionisti che possano seguirci nel procedimento di ritorno alla normalità, ed avere pazienza e costanza nell’osservare il programma di recupero, così da tornare in forze senza rischio di ricadere in un’ulteriore distorsione!

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