Forza Massimale

La forza massimale rappresenta la massima forza possibile che il sistema neuromuscolare ha la possibilità di esprimere, in una massima contrazione volontaria.
Ancora più elevata della forza massimale è la forza estrema, che rappresenta la somma della forza massimale e delle riserve di forza che possono essere mobilitate solo in condizioni particolari (pericolo di vita, ipnosi, ecc.).
La differenza tra forza estrema e forza massima viene definita “deficit di forza” che, a seconda dello stato di allanemento può andare dal 30% (soggetti non allenati) al 10% (soggeti allenati). Nella prassi dell’allenamento, può essere determinata servendosi della differenza delle prestazioni di forza tra massima contrazione muscolare isometrica ed eccentrica (cfr. Letzelter 1986, 67), o confrontando la forza massima isometrica con quella prodotta da una elettrostimolazione massima (cfr. Duchateau 1993, 52). Più la forza eccentrica o quella provocata dall’elettrostimolazione supera quella isometrica, maggiore è il deficit di forza, o più scarso è il grado di allenamento dell’atleta.

Nella forza massimale, si distinguono quella statica e quella dinamica.
La forza massimale statica, secondo Frey (1977, 341), rappresenta la massima forza che il sistema neuromuscolare riesce ad esercitare in una contrazione volontaria, contro un opposizione insuperabile. Si distinguono una forza massima dinamica positiva (o concentrica, superante) ed una negativa (o eccentrica, cedente, frenante) – rappresenta la forza massima che il sistema neuromuscolare riesce ad esprimere durante un processo di movimento. La forza massimale statica è sempre maggiore di quella dinamica, poiché una forza massimale può prodursi solo quando il carico (peso limite) e la forza contrattile del muscolo mantengono l’equilibrio (Ungerer 197, 113).
La forza massimale dipende da queste componenti:

  • La sezione trasversa fisiologica del muscolo;
  • La coordinazione intermuscolare (cioè la coordinazione tra i muscoli che lavorano insieme in un dato movimiento);
  • La coordinazione intramuscolare (cioè la coordinazione interna al muscolo

Un miglioramento della forza massima può essere ottenuto agendo su ciascuna di queste tre componenti.
Impegni di forza concentrici ed eccentrici massimali di breve durata producono un aumento della forza soprattutto attraverso il miglioramento della coordinazione intramuscolare. Invece, la forza contrattile della singole unità motorie viene migliorata solo di poco (cfr. Bührle, Schmidtbleicher 1981, 266).

Perciò, il miglioramento della coordinazione intramuscolare permette di migliorare la forza senza che vi sia un aumento notevole della sezione trasversa del muscolo e del peso corporeo. Si tratta di un genere di miglioramento della forza rapida che è importante soprattutto in quegli sport nei quali deve essere accelerato il proprio peso corporeo, come ad esempio, è il caso dei saltatori in alto.
Dal punto di vista energetico, il ruolo decisivo nell’estrinsecazione della forza massima spetta ai fosfati ricchi di energia (ATP, CP), in quanto il massimo sviluppo della forza si realizza soltanto in frazioni di secondi o in pochi secondi: un carico massimale seguito fino ad esaurimento porta rapidamente ad una eccessiva acidosi intracellulare (aumento del lattato) e, quindi, ad una diminuzione della prestazione nella zona submassimale. 

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