COLESTEROLO, VITTIMA O CARNEFICE?

Quando si sente parlare di colesterolo si è subito portati a pensare ad un nemico da combattere senza quartiere, ma la ricerca scientifica attuale sta rivalutando la sua posizione e sembra proprio che la questione sia un po’ diversa.

E’ importante sapere infatti che non tutto il colesterolo è uguale e che, oltre al semplice parametro della colesterolemia totale, esistono le sue differenziazioni in HDL (colesterolo buono) e LDL (colesterolo cattivo).

Queste 2 forme di colesterolo si differenziano per la tipologia di proteine che lo accompagnano nel circolo sanguigno e che ne determinano azioni fisiologiche completamente differenti: le LDL trasportano il colesterolo in periferia favorendone la sua deposizione e quindi il fenomeno tanto temuto dell’aterosclerosi, le HDL trasportano il colesterolo dalla periferia al fegato favorendo invece la sua rimozione ed eliminazione.

Per valutare il rischio cardiovascolare indotto dal colesterolo è necessario almeno ragionare su queste due componenti e sul rapporto tra di essi e non è assolutamente sufficiente ragionare sul semplice parametro della colesterolemia totale.

Ad esempio un parametro importante che si utilizza a tal scopo è il RAPPORTO TRA COLESTEROLO TOTALE E HDL. Se tale rapporto fosse inferiore a 5 (meglio 4) per i maschi e a 4 (meglio 3,5) per le femmine, il rischio è valutato come basso.

Per fare un esempio numerico:
-soggetto maschio
-colesterolo totale 240 (al di sopra dello standard di 200)
-HDL 70
-risultato: 240/70= 3,42 (quindi ottimo).

Un altro indice molto importante per la valutazione del rischio è il RAPPORTO TRA LDL E HDL.
Se tale rapporto fosse inferiore a 3 (più fosse vicino a 1-2 meglio sarebbe) ci troveremmo di fronte ad una situazione di rischio assolutamente trascurabile.

Esempio numerico:
-LDL 150 (al di sopra dello standard di 110-130)
-HDL 70
-risultato: 150/70=2,14 (quindi ottimo).

Per la valutazione del rischio cardiovascolare (e della relativa necessità o meno di trattamenti) è bene evitare il fai da te e rivolgersi sempre a professionisti della salute.

E tu, hai controllato i tuoi parametri?


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